Terza fase play-off: il primo round se lo aggiudica Marigliano

I vesuviani vincono in rimonta, sabato sera al Palatigliana per scrivere la storia

 

Si ferma a quota 14 la striscia di successi consecutivi della Folgore Massa, che cade in quel di Marigliano nel derby di andata valido per la fase 3 dei play-off promozione. Non sono bastati i 35 punti complessivi di Lugli (18) e Sorrenti (17) per avere la meglio del roster guidato da coach Michele Romano, che vendica i due ko subiti nel minigirone conquistando 3 punti in rimonta attraverso una maggiore concretezza nel secondo e terzo set, chiusi ai vantaggi al termine di scambi lunghi e spettacolari. I costieri volano subito avanti, costruendo un break pesante che amministrano in scioltezza fino al 19-25 finale. Il parziale successivo scorre via sul filo dell’equilibrio: Marigliano scappa a +2 guadagnandosi due set-point annullati prontamente da Lugli. Al quarto tentativo, è un’incomprensione a sancire la parità nel computo dei set. Nel terzo set i vesuviani provano a scavare un solco importante, ma l’efficacia a muro di Deserio e Lugli sembra cambiare definitivamente l’inerzia. Sul 21-23, la Folgore spegne a sorpresa la luce: i padroni casa ne approfittano e Rumiano sotto rete piazza il muro del 26-24. I massesi accusano il colpo, mollano dal punto di vista psicologico e Marigliano chiude senza trovare adeguata resistenza. Si replica sabato sera al Palatigliana, per ribaltare la serie e puntare dritto alla finale.

Coach Nicola Esposito parte con capitan Aprea in diagonale con Lugli, Pilotto e Deserio centrali, Armenante e Sorrenti in posto 4, Denza libero.

PRIMO SET

Pilotto mette subito le cose in chiaro sbarrando la strada a Corti, Sorrenti chiude con un diagonale strettissimo, Corti non trova il campo, mentre l’ace di Pilotto su Di Santi vale il +3 (1-4). Lugli va a segno con un calibrato block-out, quindi Aprea va segno con uno schiaffo violentissimo nei 3 metri (3-6). Marigliano non ci sta e pareggia i conti, Lugli premia la difesa strepitosa di Denza con una traiettoria che diventa ancora più velenosa con l’aiuto del net (6-7). L’opposto massese va ancora a segno sfruttando l’assist in bagher di Sorrenti, Pilotto sfonda in primo tempo, quindi la slash di Sorrenti porta la Folgore sul 9-11. Sorrenti affetta il pallone da posizione impossibile, quindi si ripete con un missile che cade in zona 6 (11-13). Il turno al servizio di capitan Aprea è decisivo per le sorti del parziale: break pesantissimo condito da un ace, bomba lungolinea di Armenante che si ripete con freddezza dopo il monster block siderale di Pilotto (13-20). Lugli finalizza di potenza, Aprea va a memoria da Deserio, e poi ci pensa il solito Lugli a chiudere tutto sul 19-25.

SECONDO SET

La Folgore prova subito a scappare: Pilotto in primo tempo, poi dopo l’attacco out di Bianco c’è Lugli prontissimo a mettere il pallone giù per lo 0-3. SuperFly spolvera la linea di fondo, Aprea incanta con una magia no look di seconda, poi un errore di Di Giorgio fissa il 4-6. Armenante chiude un lungo scambio giocando con le mani del muro vesuviano (5-7), Pilotto non perdona, quindi è Rumiano a sbagliare dai 9 metri per l’8-9. Marigliano non vuole arrendersi: break e sorpasso con un piccolo margine mantenuto fino al 18-15. Coach Nicola Esposito ferma tutto, e alla ripresa delle ostilità cambia l’atteggiamento dei suoi ragazzi: Deserio e Pilotto alzano la saracinesca su Di Santi ed è ancora assoluta parità (18-18). Vesuviani ancora avanti (21-19), ma Sorrenti ed un monster block di Deserio su Corti riprendono le redini del set (21-21). Il lob di Armenante si insacca tra muro e rete, ma Corti sale in cattedra e porta a casa due set point prontamente invalidati da Lugli (24-24). Corti si procura la quarta palla set, e sulla difesa in tuffo di Aprea c’è un’incomprensione che regala a Marigliano il 26-24.

TERZO SET

Marigliano prova a mettere immediatamente la freccia sulle ali dell’entusiasmo (4-2), ma Deserio è impassibile, quindi Corti e Montò non trovano le misure del campo ed è nuovamente parità (5-5). Il punteggio segue il cambio palla, fino al nuovo tentativo di allungo vesuviano firmato Rumiano (13-11). Sorrenti scardina le dita dei propri dirimpettai al secondo tentativo, Aprea cerca e trova un ace flottante (13-13), ma i padroni di casa pigiano il piede sull’acceleratore e sembrano porre una seria ipoteca sul parziale (19-14). Nulla di più sbagliato, perché la Folgore è dura a morire: Armenante trova l’incrocio delle righe, Pilotto fa ace, quindi due monster block di fila griffati Deserio riportano il set in totale equilibrio (19-19). Lugli vuol dimostrare di non essere da meno nei 3 metri e vince lo scontro diretto con Corti, quindi Marigliano si incarta con i costieri che intravedono la bandiera a scacchi (21-23). Curti ribalta nuovamente l’ago della bilancia (24-23), Montò va ancora a segno mentre il muro di Rumiano (26-24) porta Marigliano a un solo parziale dal trionfo.

 

QUARTO SET

Gianpio Aprea e compagni accusano il colpo per il beffardo finale dei set precedenti, e sono subito costretti a inseguire (4-1). Sorrenti finalizza in pipe un lungo scambio, Rumiano e Corti fanno male, e dopo il colpo a incrociare di Sorrenti sono ancora i padroni di casa ad allungare sul 10-4. La Folgore accorcia sulle ali di Sorrenti e Pilotto (10-7), ma un nuovo break pesante manda Marigliano a condurre su un comodo 16-8. Deserio prova a limitare i danni, Montò piazza il 20-11, mentre l’ultimo colpo di coda vede i costieri ridurre il gap con Lugli e Sorrenti feroci sulle bande (20-14). I vesuviani amministrano in sicurezza e chiudono con l’ace sulla riga laterale firmata Di Santi.

TYA MARIGLIANO – SHEDIRPHARMA FOLGORE MASSA 3-1 (15-19, 27-25, 26-24, 25-18)

TYA MARIGLIANO: Di Giorgio 3, Corti 22, Di Santi 16, Montò 10, Rumiano 10, Bianco 8, S. Romano (L). All: M. Romano
SHEDIRPHARMA FOLGORE MASSA: Aprea 5, Lugli 18, Sorrenti 17, Armenante 9, Pilotto 9, Deserio 8, Denza (L). Cambi: Pontecorvo, Cuccaro, Miccio. N.e.: L. Esposito, Grimaldi, Gionchetti. All: N. Esposito.

Ace: 4-4. Battute Sbagliate: 13-13. Errori: 24-26. Muri: 7-13.